venerdì 10 maggio 2013

Bettesimo: scelta libera

Poiché non siamo cattolici praticanti, io e mio marito non consideriamo il battesimo una nostra priorità né tantomeno pensiamo possa essere la priorità di un bambino di pochi mesi che ancora non è in grado di capire e di scegliere per se stesso.
Io non mi definisco atea perchè credo che Dio esista, ma non credo nei principi della religione cattolica, che per troppe cose considero distante dai tempi in cui viviamo e dall'umanità di oggi, incoerente, troppo rigida e controllante.
Mio marito, invece, è ateo.

Ciononostante, ci siamo sposati in chiesa quasi 4 anni fa, soprattutto per scelta mia. Credevo che in quel modo avremmo reso più felici le nostre famiglie e pensavo - sbagliando - che avrebbe avuto una dimensione più festosa e memorabile farlo così. A posteriori, mi sono pentita di non aver seguito fino in fondo le mie idee, di non essere stata coerente con me stessa, di essermi fatta "condizionare" da questi pensieri...se devo dirla tutta, sposarci in chiesa non ha aggiunto nulla di che al nostro giorno, al nostro intento profondo, al nostro sentire interiore. Anzi, la funzione è stata noiosissima.

Ora siamo noi a scegliere per nostro figlio, a cercare di dargli la migliore educazione possibile, educazione che comprende tanti principi, tra cui la libertà.
Il nostro obbiettivo è infatti lasciarlo libero di crescere e di farsi le sue opinioni, di sviluppare un senso critico ed etico individuale sin da subito...Certo, cercheremo di insegnargli e di trasmettergli il meglio di noi, di ciò che abbiamo imparato e di ciò che impareremo insieme a lui...soprattutto, lo educheremo all'amore ed al rispetto per tutti e tutto, al di là di un dogma religioso che impartisce regole dall'alto...
Se vorrà, quindi, nel momento in cui scoprirà e soprattutto capirà la religione, potrà scegliere che cosa fare.
La fede, con tutte le sue conseguenze, è una scelta libera, personale e consapevole del credente, dell'individuo e non dei genitori.

E' giusto che ognuno pensi e creda in ciò che vuole, ovviamente, e proprio per questo vorremmo che fosse rispettata la nostra scelta adesso ed in futuro. Non faremo un'altra volta una scelta per compiacere il volere o il desiderio di qualcun altro. Finchè a risponderne eravamo noi in prima persona, nessun problema, eravamo coscienti di ciò che facevamo, ma per il piccolo non succederà.
Mi dispiace se questa scelta farà stare male qualche membro fedelissimo della famiglia...anche se personalmente credo che ci siano cose ben più gravi per cui dolersi in confronto ad un battesimo che per quanto ne sappiamo, non è detto che non avverrà in futuro, un giorno...e mi dispiace sentire dire da un nonno che vorrebbe "più bene" al nipotino se fosse battezzato. Suona un po' come un ricatto...una condizione vincolante, no?

Dal momento che credo che alla base della qualità della vita di un essere umano risiedano la cultura e la libertà di pensiero, non farò e con me anche mio marito, quindi non faremo mai nulla che in qualche modo possa precludere al nostro bimbo di conoscere la vita in tutti i suoi aspetti...religione compresa quindi.
Ne sentirà parlare a scuola, si confronterà con bambini di religione, colore e lingua diversi, farà parte di una società multicolore e multietnica perchè stiamo andando verso questo e quindi, avrà moltissime fonti cui attingere e se, come sembra già essere, sarà curioso, vorrà sapere tutti i "perchè" ed i "come mai" del mondo e nulla e nessuno gli vieterà di accostarsi alla religione, se vorrà farlo. Libertà è libertà in tutti i sensi, non soltanto nel senso che piace a noi!
Non attueremo nessuna forma di chiusura, condizionamento, proibizionismo...ma la religione, la spiritualità e la fede sono cose da adulti, non da bambini...che restano le creature più innocenti, smaliziate, aperte e meravigliose che esistano, bianchi o neri che siano, battezzati o no che siano.
I bambini non etichettano, non giudicano e non vedono differenze. Si accostano gli uni agli altri con curiosità ed apertura...non sanno che cosa siano le differenze e  questo è ciò che cercheremo di portare avanti il più possibile con nostro figlio.

2 commenti:

  1. Credo sia importante dare ad un figlio i migliori strumenti per crescere e per poter sapere scegliere nella vita e per la propria vita. E' un percorso e si compie giorno dopo giorno, genitori e figlio. Credo sia importante mantenere quel dialogo, quel contatto e quella linea educativa che permettano al figlio/ai figli di costruirsi una identità il più possibile libera e improntata sulla sostanza interiore.

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  2. Sono d'accordo! Mantenere il dialogo, ma innanzi tutto volere un dialogo, davvero, sono aspetti importanti di un rapporto. Ma se si parte dal presupposto che il figlio stia sbagliando...avendo questo tipo di "a priori" é difficile far sopravvivere il rispetto.
    È per questa ragione, anche, che con mio figlio farò del mio meglio per trasmettergli la capacità di ragionare, di valutare e scegliere con la SUA testa!!

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