venerdì 11 aprile 2014

Che tipo di "figura di accudimento" siamo per i nostri figli?

ATTACCAMENTO: 
Propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore,impotenza o malattia. (Bowlby,1969)


La "figura di accudimento" o "caregiver" è il genitore, di solito la madre, cui il bambino si "attacca" durante la prima infanzia.
La sicurezza d'attaccamento si definisce in base alla sensibilità ed alla disponibilità del caregiver e quindi andrà a costituire la formazione di modelli operativi interni, che condizioneranno i comportamenti futuri (relazioni). 

La costituzione di un attaccamento sano e di una fiducia di base, dipende dalla presenza e dalla capacità di rispondere dei genitori ai segnali ed ai bisogni del bambino.

Con la crescita, l'attaccamento che si viene a formare tramite la relazione materna primaria o con un "caregiver di riferimento", si modifica e si estende ad altre figure, sia interne che esterne alla famiglia, fino a scomparire: nell'adolescenza e nella fase adulta il soggetto avrà maturato la capacità di separarsi dal caregiver primario e legarsi a nuove figure di attaccamento.


Negli adulti, come nei bambini, gli attaccamenti sono rapporti d’estrema importanza che sostengono la sensazione di continua sicurezza e stabilità emotiva...quindi ciò che abbiamo ricevuto da bambini, si rispecchierà nelle nostre relazioni adulte...l’attaccamento infantile e adulto sono dotati di identiche caratteristiche.
Va da sè che ciò che OGGI rappresentiamo per i nostri figli, ciò che OGGI diamo ai nostri figli, si ripercuoterà sul loro FUTURO.

Invito tutt@ a leggere questo articolo e a rifletterci su insieme a noi, al fine di conoscersi meglio, di esplorare il proprio vivere e di essere genitori...

Buona lettura!