lunedì 27 luglio 2015

Strategia di sopravvivenza...ai capricci

Da un po' di tempo a questa parte...diciamo da quando mio figlio ha un anno e mezzo (ora ne ha quasi tre), sperimento, sperimento e ancora sperimento tattiche di sopravvivenza e di coesistenza pacifiche e soprattutto, funzionali alla nostra relazione...e al mantenimento di una vita più o meno normale.
I bambini sanno portarti all'esasperazione...sfidano la tua capacità di sopportare, resistere...........educare.


Si possono imparare molte cose dai bambini. Quanta pazienza abbiamo, per esempio.
(Franklin P. Jones)


Ovviamente, il piccolo prontuario che segue origina da una serie di piccoli / grandi fallimenti, di frustrazioni, di intoppi, di crisi, di momenti "no"...ma è consolante sapere che sono rimedi realistici e verificati :-) !
Ho sbagliato, ho letto, ho provato, ho approvato ed ho consolidato....
Nulla è immediato, ma quando scorgerete negli occhi di vostro figlio quel bagliore dato dallo stupore misto all'ombra del sospetto di fronte ai vostri cambiamenti...significherà che avrete fatto centro!
Ed avrete aperto un varco verso un rapporto più sereno e appagante.

Noi siamo i genitori e noi siamo il loro esempio...comportiamoci bene...ci emulano in tutto e per tutto.
Noi siamo i genitori e noi siamo il loro punto di riferimento. Se siamo più in crisi e sfiduciati di loro, abbiamo perso il match in partenza.
Noi siamo i genitori e noi abbiamo il compito (e a parer mio anche l'obbligo...ma è una mia opinione...) di mettere in circolo tutto l'amore di cui siamo capaci.
Noi siamo i genitori e sì, possiamo anche sbagliare.................e recuperare!


Segue campionario di situazione tipica di vita, comportamento del bambino e reazione genitoriale spiazzante (e di successo):

  • 1. Lavori domestici 
Tu, mamma (o papà....ovvio....non lo specifico tutte le volte, è implicito) ti accingi a svolgere semplici operazioni domestiche di routine e lui, bambino, imperversa senza sosta in una litania che suona all'incirca così "mamma, guarda!" / "mamma, vieni?" / "mamma, giochiamo?" / "maaaaaaaammmaaaaaaaa..."

Cioè come interrompere e vanificare tutti i tentativi di un adulto di svolgere semplici operazioni come il preparare la cena, il pulire casa sommariamente o il fare una lavatrice........causando una frustrazione infinita ed un senso di colpa imponente verso ogni fronte. Accettare di avere una casa da schifo, di mangiare l'ennesimo toast al volo e via di seguito o accettare di trascurare il tuo cucciolino che in fondo, vuole solo trascorrere del tempo con te?
Sei così scarsa da non riuscire a gestire meglio questa situazione?
Sei tu che sei incapace o la vita ormai non è più cosa tua??
Vuoi che non ti scappi, ad un certo punto "oooooooooooooohhhhhhhhhh che c'èèèèèèèèèèèèèèèèè!" "Arrivo! Un attimooooooooo, che stress che sei!"
Se ciò che Before Children facevi in mezzora e After riesci a fare, male, in due ore sviluppa sulla tua persona tutti tic e le nevrosi fino a quel momento a te completamente sconosciuti, è bene provare un percorso alternativo.

"Bubu, mi aiuti? Non ce la faccio a fare tutti i lavori da sola!"
E quindi, straccetti, spugnette, piumino antipolvere alla mano e via con le lodi e la meraviglia davanti a tutto l'impegno che ci mette per pulire...lui è impegnato e tu guadagni tempo, spazio e aria...e puoi FARE.

"Mi aiuti a dividere i panni da mettere in lavatrice? Questo lo metti lì, questo lo metti là......."
"Poi premi tu il bottone della lavatrice, appena l'abbiamo riempita..."

Idem in cucina.
"Io pelo le carote, tu me ne passi una per volta?"
"Io preparo la cena e tu cucini con il pongo" (corredato di set completo di stampini, formine, mini-mattarello, coltellino di plastica ecc..)



Sintetizzando? Coinvolgete il bambino e dategli la sensazione di essere indispensabile e molto utile.
O continuerà a lungo con la sua nuova attività domestica o si stuferà e magicamente si inventerà qualche giochino da fare con le sue innumerevoli diavolerie....insomma, sarà lui a scegliere di non coinvolgervi e crederà di avere il controllo della situazione...già, crederà! (E' ammessa la risatina diabolica....)
Ovviamente, ci impiegherete comunque più tempo, ma almeno non sarete stressati ed esauriti.


Questa strategia funziona perché non lo si lascia da solo, né lo si obbliga a fare ciò che non vuole.  

Ah! AfterChildren è sempre bene uscire di casa, prepararsi e agire sempre con mezz'oretta di tempo di margine.....sicuramente ci sarà un imprevisto da gestire....ed è bene non essere alle strette. Così non vi saltano i nervi e non compromettete l'intera giornata. Sperimentato e toccato con mano! ^___^


  • 2. Capricci

Di qualunque entità siano, talvolta, oltre che al bambino disperato....possono far saltare i nervi anche al genitore...che magari è stanco, ha poco tempo, è già al decimo episodio della "battaglia giornaliera" con il bambino gne-gne, non ha voglia di essere additato da tutti come se fosse un probabile omicida (perchè i capricci aumentano in volume e durata se attuati in pubblico, questa è una legge.....),  ecc...
Ora....posto che alla lunga, di ciò che possa o meno pensare "la gente" si impara anche a fregarsene....posto che qualunque cosa un genitore decida di fare avrà sempre qualcuno che commenta (e giudica) sottovoce o  alle spalle le sue decisioni.........posto che ciò di cui veramente ci importa è il benessere nostro e dei nostri bambini, i capricci talvolta non possono essere evitati.

Il fatto è che se anche il genitore inizia ad urlare, non è che stia fornendo un buon esempio da seguire....gli diciamo di non urlare....urlando? Gli diciamo di non frignare.....frignando cose del tipo" dai, su, smettilaaaaaa....."

Poco credibili.

Ci sono cose come lo stare seduti sul seggiolino, il doversi mettere/togliere le scarpe, il non poter maneggiare oggetti pericolosi, il non poter mangiare - bere - rompere - comprare tutto ciò che si vuole, il dover abbandonare il parco giochi... che producono moltissima rabbia nei nostri piccoli.

Quando sono piccoli piccoli, sentono solo una forte emozione esplodere dentro di loro, non la sanno gestire e ci si abbandonano, perdendo ogni riferimento...si spaventano del loro stesso stato d'animo e se in tutto ciò noi perdiamo le staffe, la "tragedia" è alle porte. Penseranno "ma questo/a non dovrebbe essere capace di fare tutto? Adesso che fa? E' in crisi più di me!"
Beh, forse non proprio, ma comunque sia....i genitori in balìa del capriccio di turno non sono molto affidabili e concreti.
Ci vuole molta consapevolezza....e anche molta fermezza...ma cerchiamo di rimanere solidi, razionali e lucidi.
Chiediamoci che cosa implica quel capriccio. Che tipo di richiesta nasconde? E' davvero un capriccio o piuttosto, è una domanda? Spesso, dietro a urla, pianti e rumore, in realtà, si cela "solo" una richiesta di attenzione da parte dei bambini....quindi, vediamo se in qualche modo non si può attuare la strategia del punto 1. Coinvolgiamoli, distraiamoli ed impegnamoli....può succedere che si calmino.

Se proprio dobbiamo fare una telefonata o stiamo parlando con qualcuno...evitiamo gli imperativi tipo "stai zitto! Sto parlando!", tanto non funzionano, se non per qualche secondo.
Proviamo a disorientarli con un sorriso seguito da un "Ascolta............puoi andare in bagno ad urlare? Se proprio non puoi farne a meno.......là puoi fare tutto il rumore che vuoi!"
Di solito, seguono stupore e silenzio.
Oppure, altra strategia che funziona, quando sono al telefono chiedo a mio figlio se vuole darmi la mano e fare il giro del salotto con me. Lui mi stringe la mano, giriamo per la casa come zombies, ma almeno io porto a termine la mia telefonata con successo!

Siete nel bel mezzo del capriccio perchè avete dovuto dire un "no" ed il bambino non ha gradito? Con Bubu spesso mi comporto così:
"Non capisco niente di ciò che stai urlando e piagnucolando....calmati e poi ti ascolto...finchè urli, non ti do' retta. Quando ti sei calmato, chiamami...." Gli faccio una carezza e lo ignoro con serenità.
Oppure: 
"Sei arrabbiato? Lo capisco.....però purtroppo non possiamo fare altrimenti adesso. Soffiamo insieme via la rabbia? Respiriamo bene e soffiamo! Via, rabbia...vai via!"
E seguono tanti respironi con tanti soffi........la rabbia si trasforma in gioco....ed il bambino si calma...ed il tuo istinto omicida pure (^_________^).........
  
Questa strategia funziona perché si forniscono al bambino o un'alternativa (urla altrove), o lo spazio ed il tempo per sfogarsi (calmati e poi ti ascolto) o una nuova modalità di esprimersi (soffia via la rabbia, non negarla).
In tutti i casi, nessun divieto, nessuna imposizione.


  • 3. L'ora della nanna
Premesso che noi siamo stati fortunati....abbiamo infatti avuto la grazia di avere un bambino che ama dormire! Questo non toglie comunque che alcune volte proprio non voglia andarci, perchè sta giocando, perchè sta guardando la tv, perchè abbiamo ospiti a casa....
Lui però sa che all'ora della nanna, tutti vanno a letto (compresi mamma e papà) e che tutto si rimanda a domani....sa che c'è un incantesimo che ci impone di andare a letto, un po' come succede a Cenerentola che deve rientrare a casa entro la mezzanotte...
L'elemento fiabesco ha una grande presa sull'immaginazione dei bambini ed infatti, altri nostri complici all'addormentamento sono alcune brevissime fiabe che tutte le sante sere gli racconto mentre è nel lettino....che hanno come filo conduttore la nanna....5 minuti di storielle e alla fine è lui a dirmi "vai a dormire mamma, c'è l'incantesimo...."

Questa strategia funziona perchè la regola coinvolge tutti, non solo il bambino e perchè stimola la sua immaginazione, creando un solido ed esclusivo rituale di famiglia.


In fondo, credo che i bambini vogliano solo sentirsi coinvolti, trovare certezze e punti di riferimento.
La regolarità, la routine e anche quella ripetitività che a noi sembra noiosissima, per loro è fonte di sicurezza.
A breve, su questi schermi, altre strategie di vita serena!!!!

Buoni esperimenti............................