lunedì 14 marzo 2016

Vuoi diventare il nonno (o parente stretto) ideale?

Di decaloghi, prontuari, suggerimenti, note e promemoria per i parenti dei neo-genitori se ne trovano sempre di nuovi e di sempre più complessi e stratificati. Mi viene da dire che, evidentemente, non ce ne siano abbastanza!

Sarà che quando arriva un bebè la stanchezza, le emozioni, le novità rendono tutti molto suscettibili, che la genitorialità sconvolge la vita, che sempre più si rende necessario comunicare le proprie esigenze senza remore e senza quel "tradizionale" timore reverenziale verso le generazioni che ci precedono, che i genitori novelli vogliono affermare la loro libertà di scegliere e sbagliare autonomamente (non essendo, spesso, dei ragazzini, ma dei collaudati trentenni...oggi funziona così...), emancipandosi per sempre dal famigerato Quarto Comandamento...
Sarà poi, che sempre di meno la società è imperniata sulla vicinanza emotiva tra i "vecchi" ed i "giovani", sull'ascolto, sulla saggezza, sulla condivisione delle competenze acquisiste...sarà che i nonni, i parenti più bersagliati di solito, spesso, non solo non sanno più giocare il ruolo del punto di riferimento, ma più frequentemente si trasformano in mine vaganti che da un momento all'altro possono complicarti la vita, più del nuovo arrivato o della nuova arrivata in casa.
Perché?


Questo è un mistero che non ci è dato conoscere...nemmeno i veggenti di Fatima possono rispondere e spiegare perché i genitori, nel momento in cui sono elevati a rango di "nonni" si trasformino in esseri indefinibili, che non sanno collocarsi tra i due estremi del divenire presenze ossessive o ectoplasmi dalla struttura e dalla solidità inconsistenti.

Resta però un dato reale e concreto: ogni volta che scambio due parole con una neo-mamma o un neo-papà, tempo dieci minuti e spunta fuori il discorso dei nonni e per osmosi, quello dei parenti in generale.
Possibile che un neofita del mondo genitori-figli debba essere più spaventato ed atterrito da ciò che sono diventati o possono potenzialmente diventare i suoi genitori che da quell'esserino urlante in tutto e per tutto dipendente da lui/lei?



Potevo quindi esimermi dal raccogliere tutte le chiacchiere scambiate con gli amici con cui condivido questo strano destino che è essere genitore atterrito dalla bruciante realtà che è il rapportarsi con nonni e parenti inebetiti o peggio galvanizzati!?

Mi sembrava però brutto rivolgere accuse e critiche soltanto agli "altri" e quindi, ho pensato fosse giusto mettere in discussione anche "noi", i neo-genitori di oggi appunto...che tanto amiamo imparare, studiare ed informarci sui bambini, sulla loro psicologia, sul rapporto papà-mamma-bambino, sull'educazione montessoriana, sull'alimentazione sana, sui metodi educativi sperimentali... ma talvolta ci dimentichiamo di essere un po' più umili, tolleranti e tranquilli.
(So che questa cosa verrà biecamente strumentalizzata ed usata contro di me...lo so...pazienza. Scelgo sempre l'onestà, gente...)


Per i neo-genitori:

  1. In primis, se ci sarà qualche malinteso con nonni o parenti (e ci sarà...), chiarite subito il vostro punto di vista, il vostro disappunto. Non serve a nulla, se non ad aumentare la tensione in famiglia, lamentarsi con il partner. Parlate con serenità e fermezza con colui/colei che ha turbato il vostro equilibrio: sarà utile a tutti. Coraggio! Siete adulti ormai (anche se c'è chi vi tratta sempre come un bambino...)
  2. Dopo esservi confrontati ed accordati sullo stile educativo che volete impartire ai vostri figli, restate uniti e convinti. Non lasciatevi influenzare. Se poi vi rendete conto che potete e volete modificare qualcosa, decidetelo insieme ed in separata sede (mai in autonomia!) ed agite di conseguenza.
  3. E' fondamentale condividere con chi interagisce maggiormente con i vostri figli i principi basilari della vostra scelta educativa. I bambini devono poter avere sempre gli stessi riferimenti educativi. Siate molto incisivi in merito a questo e non permettete che vengano messe in discussione le vostre scelte davanti ai bambini. Se ne discute - se proprio si deve - senza i bambini nei paraggi. Restate comunque aperti ad altri punti di vista.
  4. Chiedete e delegate il meno possibile, solo quando è necessario e comunque non affidate ad altri le attività centrali della vostra routine famigliare: portate voi il bambino dal pediatra, a scuola, al parco giochi, in piscina, al ristorante...e scegliete voi i giochi, i vestitini, le attività da svolgere...Siete voi i genitori e cercate di essere presenti e costanti
  5. Non trasformatevi in genitori gelosi e possessivi. Trovate il giusto limite e lasciate un po' di spazio ai nonni, agli zii, ai cugini... anche dal punto di vista affettivo. Se siete stati e siete genitori premurosi, attenti ed affettuosi, non avete nulla da temere. Siate adulti e sicuri delle vostre capacità.
  6. Ricordatevi di ringraziare per l'aiuto ricevuto. Non è ovvio o scontato.
  7. I vostri bambini amano stare con i nonni/gli zii ecc...non privateli di queste presenze...rappresentano la novità, un'evasione, una coccola.
  8. Non confondete il rapporto che voi avete con i vostri genitori con quello che i vostri figli potranno costruire con loro. Non è detto che "i senior" si comportino con i bambini come si sono comportati con voi...nel bene e nel male, date loro modo di esprimersi. C'è sempre tempo per intervenire.




E ora...tocca a voi, nonni e parenti! Ecco che cosa mi sento di dirvi. Spero ne facciate tesoro...

  1. Non improvvisate le visite ed  avvisate del vostro arrivo. E prima di telefonare, mandate un sms...magari i neo-genitori stanno dormendo, attività preziosa e rara con un neonato o un bambino in casa. Se non rispondono al telefono, non sono morti! Richiameranno appena possono.
  2. Date consigli solo se espressamente richiesti. A volte dietro a un consiglio "spontaneo" si legge un disappunto o una critica, soprattutto se li esprimete con fare saccente. E anche quando richiesti, non vi aspettate che vengano accettati ed applicati alla lettera.
  3. Se vi capita di sostenere economicamente i vostri figli, non possedete automaticamente il diritto di imporre la vostra volontà sulle loro scelte di vita.
  4. Se discutete o litigate con i vostri figli, o se avete ricevuto rispostacce o sguardi taglienti da parte loro (spesso causati dalla stanchezza e dallo stress...dall'emotività instabile...ricordatelo!) cercate di fare voi il primo passo per ricucire. Siete o no i più anziani e quindi i più saggi? Potrebbe essere un buon incarico quello di riportare la pace e l'armonia in famiglia...
  5. Non spetta a voi decidere: rispettate le regole stabilite dai vostri figli. Abbiate la compiacenza e l'umiltà di accettare che le linee guida pediatriche, pedagogiche, formative ed in ambito di sicurezza in auto e in casa cambiano di continuo e quindi le vostre nozioni in merito a svezzamento, sonno, allattamento, puericultura... probabilmente ora sono diverse ed è vostro compito adeguarvici. "Ai miei tempi…" è una frase che dovete bandire.
  6. Siate discreti e premurosi con le neo-mamme. Non commentate il loro peso, il loro viso stanco, la loro fragilità ed abbiate qualche premura in più con chi ha subito un parto cesareo...potete dispensare nozioni solo se siete ostetriche, ginecologi, psicologi...e forse nemmeno!
  7. Se volete essere d'aiuto, rimboccatevi le maniche e datevi da fare. Fate la spesa, portate qualcosa di pronto da mangiare, collaborate facendo qualcosa di pratico. Lasciate a mamma, papà e neonato/a il tempo e lo spazio necessari per trovare l'equilibrio famigliare...Se i vostri figli hanno bisogno di lasciare a voi i bambini per qualche ragione, ve lo chiederanno e lo faranno. Fino a quel momento, state in disparte...non irrompete nel loro intimo legame fisico ed emotivo. Non "strappate" dalle braccia dei neo-genitori i bambini per tenerli con voi, per trastullarvi con loro in braccio...non cullateli per ore...I bambini hanno bisogno del contatto fisico con i genitori e quando riposano, devono stare tranquilli nella carrozzina, nella sdraietta...senza che qualcuno li svegli e li destabilizzi senza necessità. 
  8. Chi vi chiede aiuto, inevitabilmente, ripone in voi una grande fiducia. Se vorrete mantenere viva quest’ultima sappiate che è importante non tradirla mai! Attenetevi a ciò che i vostri figli  e rispettivi partners ritengono giusto per i lori figli. Evitate di fare di testa vostra, di infrangere le regole e, soprattutto, non rendete vostri complici i vostri nipoti, insegnando loro a mentire  (“non dirlo alla mamma e al papà..."). I bambini prima o poi raccontano tutto e avrete guadagnato solo una pessima figura...oltre ad aver gettato le basi per una grave frattura! Piuttosto chiedete, in separata sede e con anticipo rispetto all’azione, se potete concedere uno strappo a una regola.
  9. Non si baciano sulla bocca i bambini ed anche i neonati, andrebbero toccati e baciati il meno possibile. 
  10. Dimostrate lo stesso affetto e la stessa disponibilità con tutti i nipotiI nonni dovrebbero dare sempre il buon esempio ed essere guidati da un forte senso di giustizia ed equità.
  11. Non sostituitevi ai genitori, non giocate a fare la mammina o il paparino buoni. Se mamma e papà dicono "no" è NO. E non lasciatevi andare a considerazioni del tipo: "Vuole stare solo con me...Mi chiama mamma...Con voi non mangia perché non gli piace il cibo che gli preparate...Ha fatto questa cosa mentre tu non c’eri...Solo io e lui/lei facciamo questa cosa"... ecc....ecc....Sono frasi-pugnalate da non pronunciare MAI! Feriscono profondamente i neo-genitori e non sono di buon esempio per i bambini che sentendo denigrare i propri genitori, faticheranno a riconoscerne il ruolo ed entreranno in confusione. 
  12. Non colpevolizzate mamma e papà del bambino per l’assenza ad un momento importante nella crescita del piccolo: non essere sempre presenti è già abbastanza frustrante e difficile per loro, senza che glielo ricordiate. Del resto, se ai nonni è chiesto di occuparsi dei nipoti è perché i neo-genitori lavorano o sono impegnati...e questo vale anche quando si lavora per soddisfazione personale e non solo per necessità...(o quando ci si concede un'ora d'aria...): non è una colpa mantenere una vita al di fuori della relazione genitore-figlio ed anche questa è una scelta sulla quale non dovrete esprimervi, non vi compete.
  13. Eventuali attriti o dissapori tra i vostri figli ed i rispettivi coniugi o partners non vi riguardano e non è gradito conoscere la vostra posizione in merito. Intervenendo nella coppia, non aggiusterete le cose, anzi finireste per peggiorarle
  14. Non proiettate la vostra ansia sui neo-genitori: siate nonni positivi, dovreste essere delle figure rassicuranti! Non dei generatori di angoscia. Dovreste conoscere la maggior parte dei problemi perché li avete già vissuti...Possibile che vi perdiate davanti ad un rigurgito di latte o a due linee di febbre?
  15. Condividete il vostro hobby (giardinaggio, disegno...) con vostro nipote. Diventate una figura che può insegnargli qualcosa di diverso dalla scuola o da mamma e papà. Arricchite il suo mondo con qualcosa per cui i suoi genitori non hanno né tempo né esperienza...I vostri figli e i vostri nipoti vi vedranno così come una figura positiva e necessaria.
  16. Lodate i vostri figli ed il loro lavoro svolto come genitori. Dite loro che sono bravi, talvolta!