venerdì 21 giugno 2013

Gli ormoni della mamma

Ormoni in gravidanza

La gravidanza ha come principali attori gli ormoni.
Questi lavorano sempre, ancor prima del concepimento...dall'ovulazione infatti, i livelli di progesterone aumentano ogni mese, perchè preparano l'utero ad accogliere un'eventuale gravidanza.
Compiti del progesterone: crea un ambiente idoneo ad un eventuale impianto e una volta che questo avviene, sviluppa cellule endometriali utili alla nutrizione dell'embrione, oltre ad evitare la contrattilità dell'utero e quindi, a scongiurare un aborto spontaneo;inoltre, in prospettiva futura, prepara anche la ghiandola mammaria alla lattazione.

Dopo il concepimento, entra in scena la gonadotropina corionica umana che darà origine alla placenta e che collabora alla continua formazione di progesterone ed estrogeni, capitanati dall'estriolo.
Che cosa fanno gli estrogeni, quindi? 
Favoriscono l'ingrossamento dell'utero, dei genitali esterni e delle mammelle e promuovono la secrezione di prolattina (ormone di cruciale importanza per l'allattamento!) e cosa non ovvia, insieme al progesterone sopprimono lo sviluppo di altri follicoli ovarici. 
La prolattina, si mantiene alta anche dopo il parto ed insieme all'ossitocina, controllano la produzione e l'eiezione del latte materno.

  • NOTA BENE: Durante la notte, la prolattina raggiunge livelli elevati nell'organismo materno ed è proprio in questa fase della gornata che il bebè arriva ad assumere anche fino al 25% del suo fabbisogno, quindi le poppate notturne sono preziose alleate del buon avvio dell'allattamento. Ossitocina

Svolgono un ruolo importante anche la relaxina, che induce il rilassamento dei legamenti pelvici, rendendo più elastica la zona del pube durante il parto e l'ossitocina, che provoca la contrazione dell'utero al momento del parto.
  • NOTA BENE 2: A differenza della prolattina, l'ossitocina è sensibile a stimolazioni fisiche o psichiche indipendenti dallo stimolo sul capezzolo. Uno spavento o un forte rumore possono bloccarne la secrezione ed ostacolare il flusso del latte; al contrario, la sola vista del neonato o l'udirne il pianto ne favorisce l'innalzamento. Sono la prolattina e l'ossitocina che permettono alla mamma di udire il minimo vagito notturno del bambino, nonostante la stanchezza ed il sonno arretrato...cosa che infatti, ai papà, di solito, non succede!  ^______^

Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/salute/ormoni-gravidanza.html

Comunicazione non violenta

Spesso dietro ai "NO" dei nostri bimbi si nascondono dei bisogni che non sanno esprimere.
Utilizzare una comunicazione non violenta produce risultati inaspettati.
Ecco un ottimo articolo :Per ottenere un SI, è meglio dire un NO che suoni come un SI

Buona lettura!

mercoledì 19 giugno 2013

Creme e cosmetici per bambini (e non): MARCHI OK!

In riferimento a quanto scritto quì (La tua mamma: Creme per bambini (e non): lista degli ingredienti OUT), ecco una lista di marchi effettivamente buoni per la nostra pelle e per i nostri bambini!

HELAN

WELEDA 

REMEDIAERBE - prodotti biologici certificati e ottimo per gli acquisti on line!

BIO OFFICINA TOSCANA - prodotti biologici e vegan certificati acquistabili on line su bioveganshop.it oppure presso rivenditori autorizzati (pochissimi)

VERDESATIVA - prodotti biologici e vegan certificati acquistabili on line sul loro stesso sito

mercoledì 12 giugno 2013

Creme e cosmetici per bambini (e non): lista degli ingredienti OUT

Ho svolto una ricerca - spero utile a tutti - relativa agli ingredienti contenuti in comuni e diffuse creme per bambini e non, nocivi alla salute ...ad esempio come nel celeberrimo olio Johnson & Johnson di cui ho postato una notizia qui.
Di alcuni di questi ingredienti, ho anche trovato la scheda fornita dal Ministero dell'Ambiente...e non è stato un bel leggere!

Alcuni riferimenti tecnici:
Il numero CAS (chemical abstract service) è un identificativo numerico che individua in maniera univoca una sostanza chimica. Talvolta, gli ingredienti vengono inseriti così (in modo che sia più difficile identificarli, mi viene da dire...)

La composizione INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE, così come in molti altri paesi nel mondo, tra cui USA, Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.
La lista degli ingredienti usati all'interno di un prodotto, deve essere scritta partendo da quello presente in quantità maggiore fino a quello minore. Dunque se trovate uno degli ingredienti che seguono all'inizio della lista non è un buon segno....



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Bisognerebbe evitare di utilizzare prodotti contenenti:


  • LANOLIN / LANOLINA (antistatico emolliente) cas
    [8006-54-0 CAS]
E' la cera secreta dalla pecora a scopo protettivo. Numerosi processi di purificazione la rendono inodore ed incolore. Costituita principalmente da alcoli, tra cui colesterolo, lanosterolo e agnosterolo, mostra un'elevata affinità con la pelle nella sua forma "grezza", poichè questi alcoli sono in grado di assorbire elevate quantità di acqua ed infatti conferiscono proprietà emollienti ed idratanti ai prodotti che li contengono. 
Purtroppo, PERO', restano impregnate nella lanolina sostanze decisamente sconsigliate e dannose quali i residui di detergenti sbiancanti e pesticidi.
 

Alcuni cosmetici che contengono gli alcoli della lanolina:
Rilastil Crema Smagliature
Pasta di Fissan
Bepanthenol Bayer
Crema al Pantenolo Penaten Johnson & Johnson

  • PETROLATUM / PETROLATO (antistatico emolliente) - scheda Ministero
    [8009-03-08 CAS]
Vaselina nei Cosmetici

Noto anche come Vaselina, è una miscela complessa di idrocarburi saturi ad elevato peso molecolare. Si ottiene dalla distillazione dei petroli, trattati a caldo con acido solforico, neutralizzati con soda, decolorati con carboni. 
Nei preparati ad uso cosmetico ha la capacità di diminuire la perdita di acqua, creando un film occlusivo sulla superficie della pelle che spesso la protegge da stimoli nocivi.

Come controindicazione, PERO', potrebbe provocare l’occlusione dei pori con conseguente azione comedogenica.
 
Alcuni cosmetici che contengono Petrolato:
Rilastil Crema Smagliature
Bionike Defence Body Smagliature
Pasta di Fissan
Bepanthenol Bayer


  • PARAFFINUM / PARAFFINA (antistatico solvente) [92045-76-6 CAS] - scheda Ministero

E' un olio di origine minerale costituito da una miscela di idrocarburi ottenuta dalla distillazione del petrolio, impiegato per le sue proprietà emollienti. 
Applicata sulla pelle, forma un film lipidico che impedisce la perdita di acqua dagli strati superficiali riducendone la disidratazione e contribuendo a mantenerla morbida e liscia, conferendo quindi una sensazione di levigatezza, MA può anche provocare l’occlusione dei pori con conseguente azione comedogenica (comedoni = brufoletti e punti neri) in pelli con predisposizione acneica.

Alcuni Cosmetici che contengoo paraffina:
DermaSol Bimbi Crema Solare Protettiva Alta protezione 1-3 anni
Avene Serenage Crema Anti-Età
Garnier Bodytonic
Bionike Defence Body Smagliature
Aveeno Cream con avena colloidale
Aveeno Bagno-Doccia Idratante
Pasta di Fissan

  • HYDROXYCITRONELLAL (allergene)  [107-75-5 CAS]

E' un aldeide contenuto in diversi oli essenziali naturali, con un caratteristico odore floreale dolce. 
A causa del potenziale sensibilizzante, rientra nell’elenco delle 26 sostanze profumate considerate allergizzanti e non andrebbe impiegata nei prodotti cosmetici destinati ad una pelle particolarmente sensibile o atopica. 

Alcuni cosmetici che contengono Hydroxycitronellal:
Coppertone - Tropical Blend Crema abbronzante
Rilastil Crema Smagliature
Pasta di Fissan 



  • BHT (Butilidrossituoluene antiossidante)
    [128-37-0 CAS]
E' un antiossidante primario, cioè un donatore di idrogeno che agisce interrompendo la reazione a catena innescata dai radicali liberi che porta alla degradazione degli acidi grassi. Questa caratteristica gli permette di ritardare l’irrancidimento degli oli vegetali.
Il Cosmetic Ingredient Review (CIR) ha stabilito dei limiti di dosaggio per questa sostanza (0,5 % max) a causa del suo dubbio profilo tossicologico e del potenziale potere irritante su cute e mucose.

Alcuni cosmetici che contengono Butilidrossituoluene:
Avene Serenage Crema Anti-Età
Rilastil Crema Smagliature
Nivea Visage Crema idratante rinfrescante
Vichy Dercos Balsamo Crema Dopo Shampoo



 
  • PROPYLPARABEN (conservante anche dettopilparabene nei Cosmetici Propyl p-hydroxybenzoate) [94-13-3 CAS]
Appartiene alla classe dei parabeni, derivati dell’acido p-idrossibenzoico
I parabeni sono impiegati come conservanti, il loro spettro d’azione è maggiore nei confronti di muffe e lieviti rispetto ai batteri.
Vengono utilizzati nelle formulazioni cosmetiche come conservanti antifungini per aumentare la shelf life del prodotto.
Nonostante una lunga storia di utilizzo ritenuto sicuro, recentemente l’uso dei parabeni è stato messo in relazione con l’insorgenza di tumori al seno. Sembra infatti che queste sostanze penetrino attraverso la pelle ed esplichino una debole attività estrogeno-mimetica che potrebbe essere causa di un aumento dei fattori tumorali. Questa possibile relazione non è stata tuttavia ancora provata, ma ciò che è certo è che sono ammessi nei prodotti cosmetici con un limite massimo di 0.4% per un singolo estere e di 0,8% per le miscele.



Alcuni cosmetici che contengono Propylparaben:
Avene Crema Solare Viso
Chanel - Age Delay Eye
Garnier UltraLift contorno occhi
Somatoline - Trattamento gambe pesanti
Guam - Gel defaticante gambe
Bottega Verde -Crema sollievo gambe alla Vite Rossa-Mirtillo
Collistar - Crio gel anticellulite
Lierac Bust Lift Creme Modelage
Vichy Homme Structure S
Rilastil Crema Smagliature
Nivea Visage Crema idratante rinfrescante


Strada facendo aggiornerò la lista dei prodotti "da evitare", sperando, per contro, di trovarne almeno alcuni di particolarmente VALIDI, NATURALI, "PULITI".
Ne parlo qui




Fonti:Biodizionario
Ambrosialab
Ministero dell'ambiente

Attenzione! Leggere sempre, sempre, sempre....

...anche se è una vita che usiamo lo stesso prodotto!
Sostanze cancerogene in alcuni prodotti Johnson & Johnson!

http://inmodonaturale.blogspot.co.uk/2013/05/johnson-johnson-ammette-nei-nostri.html

mercoledì 5 giugno 2013

Allattamento...un grande caos!

Con il mio piccolino, ho fatto sin dall'inizio un allattamento misto.
Orrore! penserà qualcuno...per me, invece, alla fine, è stato un bene. Dico alla fine perché durante le prime settimane, vivevo questa situazione con un frustrante sentimento di vergogna ed inferiorità...poi, grazie a Dio (o a chi per Esso) mi son ripresa e sono uscita dal tunnel delle persecuzioni...

Procedo con ordine.

Alla nascita, il piccolo orsettino aveva tanta voglia di coccole e di sbirciare il mondo...e non troppa voglia di tetta! Quando gli offrivo il seno, sulle prime rimaneva perplesso, poi cercava di succhiare perchè comunque la fame c'era, ma non ci riusciva...ripiegava il labbro inferiore all'interno, facendo beccuccio e non si attaccava al seno (non al capezzolo, eh, al seno...perchè ciucciare il capezzolo, non significa prendere il colostro - primo latte - e nutrirsi, capito? Voi, ragazze incinte...avete già impattato contro questo concetto? Sìììì, sono sicura di sì, perchè è talmente intenso il martellamento che si sa da subito...che cosa significhi nel concreto non lo si comprende fino a quando non ci si trova col il pargoletto tra la braccia però...)
Ecco, faccio un inciso...è così pressante il discorso sull'allattamento che ancora una gestante non è uscita dal I trimestre che già pensa a come andrà l'allattamento...almeno, per me è stato così...e forse per questo motivo non è partito con il piede giusto...la solita vecchia ansia...mah? Chi può dirlo...

Comunque, io, inesperta come tutte le madri con il loro primo figlio, proponevo il mio seno al piccolo come mi veniva spontaneo fare...avvicinavo il suo visino a me, e cercavo di fargli entrare il capezzolo in bocca...ma lui, ahimè, non tirava...e le ostetriche/puericultrici dell'ospedale, a turno, cercavano di aiutarmi nell'operazione. Chi più delicatamente, chi più duramente, chi violentemente...sì, violentemente, esatto. Io lì, sul letto a zizze de fora, il piccolo sdraiato su un lato e una manona che strizzava il mio capezzolo e un'altra che prendeva il piccolo per la nuca e cercava di fargli spalancare la bocca in corrispondenza del mio seno che a sua volta, se avesse potuto dotarsi di vita propria, sarebbe scappato a gambe levate piuttosto che farsi bistrattare ancora così a lungo...insomma, che palle, niente.

Primo disappunto: va bene che in osepdale ci sono i turni, e che le persone ovviamente non possono starti vicino 24 h su 24, ma il METODO, il SISTEMA con cui si accostano alle puerpere, non potrebbe essere lo stesso? Ogni infermiera, puericultirce ed ostetrica che si è accostata a noi lo faceva con un metodo, una posizione, un approccio completamente diverso dalle altre! Giusto per non alimentare la confusione di default con cui si rapporta una mamma alle prime armi....

Dato lo scarso anzi il nullo successo dei tentativi delle prime ore, arrivò quindi sul mio comodino la macchina tiralatte.
Punf-punf punf-punf....tira tira tira, ogni tre ore, per non perdere il colostro, liquido miracoloso (vero!!!!) e fonte di vita...figuriamoci, avrei fatto di tutto per conservarlo...è ovvio! E così ho fatto, nonostante il sonno, nonostante lo sconforto ecc....

Prassi: chiamare la nursery con tono di fantozziana maniera "Sì, sono quella della stanza 8, letto A...qualcuno può venire ad aiutarmi ad attaccare il piccolo, per favore?"
Tirare su il mio cucciolino, provare a farlo attaccare e nada...nel frattempo arrivava la ragazza/signora di turno e prova, prova, briga, fai...posizione così, posizione cosà, strizza a destra, strizza a sinistra...e sempre nada.
Ok, tettarella e poppatoio e via...lui mangiava e non appena si riaddormentava, l'unica cosa da fare era riattaccare il punf-punf punf-punf....per stimolare la montata lattea.
Riposo pochissimo, nervosismo, senso di inadeguatezza e la sensazione di essere incompleta perchè non riuscivo a mettere in atto una delle cose più naturali del mondo.

Stesso copione per tutti i 4 gg in cui sono stata in ospedale con un intermezzo spettacolare. La mitica frase di un'infermiera che ha mandato a pallino il mio già precarissimo equilibrio: "Ci credo che non si attacca...con quel capezzolo lì!"
PERCHE'??? COSA CAVOLO HA IL MIO CAPEZZOLO CHE NON VA????
"Ehhhh non è sporgente....gli scivola via dalle labbra...."
Uuuuh che botta, che volo lungo il precipizio dello sconforto...dell'incapacità....
Tutto era nuovo, intenso, forte...ero stanca come un mulo, un po' anche dolorante....gli ormoni erano impazziti e l'umore di conseguenza era veramente seduto su un'altalena che oscillava velocissimamente.....e mi sento dire che il mio bimbo non riesce a nutrirsi naturalmente per COLPA del mio capezzolo?!?!
Una serata tremenda quella...da dimenticare. Per fortuna c'erano mio marito a tenermi compagnia e la mia compagna di stanza, messa più o meno come me (al secondo figlio però....quindi se possibile, ancora più sconfortata! Mi diceva "passi col primo che non si ingrani subito, ma col secondo no...allora sono proprio io che non vado!" In poche parole, due piagnistei silenziosi, ognuna sul proprio letto....)

E come non ricordare che tutti, prima ancora che dirti ciao, apparivano con lo stesso sguardo interrogativo sulla soglia della camera in ospedale, prima, e sulla soglia della porta di casa, poi, chiedendomi: "Si è attaccato? Sei riuscita?"
"NOOOOOOOOOOOO, porca putt..., NOOOOOOO", avrei voluto urlare ed invece ripiegavo su un mesto "NO, non ancora...." cercando di trovare una speranza, una visione ottimista della vita...
"Ah." Pausa. "Ma sì, dai...tu continua a tirare e a provare e prima poi lui impara..." (lui, perchè io non avrei imparato mai...)
Io quella fiducia nelle nostre (mie e del piccolo) capacità non ce l'avevo....e questo, è senz'altro stato il vero "problema", ma per come stavano andando avanti le cose, ormai mi vedevo vagare per le vie della città, con lo sguardo perso nel vuoto, marchiata dalla scritta rossa LA (latte artificiale) cucita bene in vista sul petto!!
In realtà, nonostante lo scarso ottimismo, non ho mollato e come mi avevano consigliato, sono tornata all'ospedale, per chiedere un consulto, un appoggio, sull'allattamento...visto che offrivano questo servizio per le neo-mamme.
Entro in sala, con il piccolono nella carrozzina e una cretina mi chiede per quale motivo fossi lì.
"Perchè non riesco ad attaccare il bimbo al seno...", come già avevo detto al telefono, quando presi l'appuntamento. Giusto perchè doverlo ribadire ogni 5 minuti mi infastidiva leggermente....
"E ma tu devi provare!"
MA DAI??? DAVVERO??? FINORA HO PRESO IL SOLE IN GIARDINO E DORMITO SERENAMENTE TUTTE LE NOTTI SAI, IDIOTA DEFICIENTE?
Sono rimasta lì, per mezz'ora a fare sempre le stesse manovre fallimentari che già avevamo fatto quando ero ricoverata....e non ci sono mai più tornata. Vaffanculo.
Ho chiamato un'ostetrica a pagamento, a casa, e nell'arco di due giornate, è riuscita innanzi tutto a calmarmi e a rasserenarmi dicendomi "Il tuo seno va benissimo, è solo inesperto...come te..." e poi ad attaccare il mio cucciolo con dolcezza.
Cos'ha fatto?! Gli ha semplicemente tirato in giù il labbro inferiore...creando una bella bocca a paperotto che presto si è trasformata in ventosa. Nessuno l'aveva mai fatto....

Il mio seno però non era stato stimolato per quasi 12 giorni dalla sua bocca, ma solo dalla tiralatte...e quindi, molto presto sono comparse le ragadi, anche perchè all'inizio il piccolo si attaccava bene solo se avevo il paracapezzolo, che gli ricordava il biberon ma che favorisce un po' l'insorgere di piccole ferite...
Che gioia!!
Al di là di questo, però, ero felice davvero del fatto che finalmente Bubu si attaccasse a me...mi sentivo meno incapace!

MAAAAAAAAAAAA, essendoci uno "sfasamento" di 12 gg circa tra la mia produzione di latte ed il fabbisogno del piccolo, man mano che cresceva non gli bastava ciò che assumeva da me ed inoltre, era abbastanza pigro, si addormentava poppando e quindi non mi stimolava a sufficienza...
Non è mai arrivata la fatidica montata lattea...

A questo punto, ho provato un po' di tutto per aumentare la produzione di latte.
Tisane varie al finocchio, alla galega, al cardo mariano;
L'assunzione di domperidone (qui la spiegazione del rapporto tra il farmaco e l'aumento del latte materno)...che sebbene non mi abbia mai convinta più di tanto....l'ho comunque preso....;
L'utilizzo del DAS (dispositivo di allattamento supplementare) della Medela, prodotto che NESSUNO o quasi conosce e propone alle mamme con poco latte...è un po' complicato da usare le prime volte, ma è un sistema fantastico per stimolare il capezzolo e vivere il contatto fisico col bebè anche se si utilizza latte artificiale (all'ospedale ovviamente, non sapevano nemmeno che cosa fosse!!!!!);
Attaccare il bambino a più non posso.

Risultato? Il latte non bastava lo stesso.
Quindi, visto che non me la sono sentita di tenere il cucciolo attaccato per ore, oppure ogni ora e mezza, dandogli piccoli pasti frammentati e poco appaganti...e poco sazianti...ho optato per l'allattamento misto.
Lo attaccavo, e poi gli davo un'aggiunta di artificiale...sapevo che da me prendeva più o meno un tot (ciò che prima che si attaccasse gli davo con biberon) e aggiungevo ciò che mancava...Lui gradiva. Alla fine aveva le coccole (e con esse il mio latte) e si riempiva.
Provvidenziale la frase che mi disse la mia psicologa quando le portai a vedere e a conoscere il bambino. "L'allattamento deve essere gratificante per il piccolo...non solo per la mamma..." Gratificante è stata la parola che ha fatto scattare il clic nella mia mente...
E' vero, cavolo, è vero, che palle dev'essere avere soltanto dei piccoli assaggi!
Come fa un bimbo a stare tranquillo se ha sempre fame, se deve alimentarsi con un'infinita serie di contentini, di piccole dosi...ecco perchè, secondo me, alcuni bimbi piangono sempre, non dormono, sono sempre nervosi....Vivono costantemente con il senso della fame!!!
E poi, altra frase, della pediatra questa volta, che mi ha aperto un po' gli occhi "L'allattamento è innanzi tutto nutrizione, alimentazione....poi, certo, è anche contatto, coccole ecc...ma prima di tutto è ciò con cui MANGIA il piccolo...Lei starebbe seduta a tavola per ore? Oppure farebbe 10 pasti in un giorno?"

Grazie a queste due frasi, finalmente, mi sono liberata della paura del giudizio, me ne sono fregata di ciò che potesse pensare la gente e mi sono detta che sopra ogni cosa ci stava il benessere del bambino, la sua serenità, la sua soddisfazione...che, cosa molto importante, nel mio caso (come credo in tutti), sono aspetti che dipendono anche dallo stato di salute e serenità della madre.
Quando cercavo di allattarlo esclusivamente al seno, sicuramente Bubu ha percepito la mia ansia, la mia paura, il mio sconforto, il mio stress, la mia stanchezza...dopo, avrà percepito tutt'altro. Ero serena, vivevo quei 20 minuti di poppata molto bene e sapevo che non sarebbe stato con l'acquolina fino alla prossima grazie all'integrazione di latte artificiale...

La mia non è una campagna contro l'allattamento al seno, ci mancherebbe! E' sicuramente il migliore alimento che ci sia.
Semplicemente non trovo giusto, d'altro canto, demonizzare l'allattamento artificiale, o comunque connotarlo come un qualcosa che racchiuda meno "amore" in sè...
Anche un allattamento col biberon o come dicevo prima, con il DAS, permette di vivere un momento intimo, di contatto e vicinanza. Non fermiamoci davanti alle etichette troppo rigorose e statiche.
E soprattutto, forse sarebbe bene ricordare che non sempre ciò che ci sembra l'ideale lo è davvero...allattare al seno, come no, deve essere un'esperienza appagante per il bimbo e per la mamma...o si riesce, secondo me, ad avere la giusta quantità di latte per fornire delle poppate che siano degne di questo nome, oppure forse è meglio appoggiarsi umilmente all'artificiale...integrare.
In realtà credo che nell'arco di una giornata, avrei potuto allattare esclusivamente il mio piccolo...facendo magari 10-12 poppate, la quantità di latte necessaria probabilmente sarei riuscita ad ottenerla...ma non mi è mai andata troppo a genio l'idea di farlo mangiare così frequentemente ed ho preferito scegliere per la mia e sua serenità.
Non so se sia un caso, ma tra le varie amiche mamme che ho, tutte quelle che avevano una quantità "risicata" di latte hanno passato i primi 6 mesi di vita del bambino a non dormire, a tette sempre di fuori (anche ogni ora....gulp!!), a tenerlo nel letto la notte, a non potersi allontanare neanche per un'ora da casa, ad impazzire nel momento in cui il piccolo doveva prendere il biberon...
Ecco, per me tutte queste situazioni sarebbero state negative.

In bocca al lupo mammine...vivete serene, non allineatevi ad un pensare comune, ma agite secondo il vostro sentire e non sbaglierete!
Che ne pensate?
E chissà che cosa ne pensa la nostra psicologa!