lunedì 29 aprile 2013

La pappa della sera: introduzione del glutine

Dopo un mese esatto di collaudata pappa a pranzo, ho inserito anche il pasto serale, quindi a 6 mesi non ancora compiuti.
Tutto uguale, tranne i cereali. Al posto delle farine, ho introdotto la pastina o il semolino di grano duro!! Come crescono in fretta i bimbi!
L'obiettivo di questa variante è testare un'eventuale intolleranza al glutine (celiachia) ed introdurre qualcosa di granulare da deglutire, in modo da abituare il bimbo ai pasti futuri...

Ho comprato la sabbiolina ed i fiorellini micron: perfette! Sono davvero piccolissime e quindi, facili da deglutire anche se la pappa non è più liscia come all'inizio dello svezzamento.

Una volta pronto il passato di verdure, quindi, si aggiunge la pastina a bollire ed in soli due minuti è pronta.
Per il pasto serale, poi, la carne bianca va sostituita con l'omogeneizzato formaggino o con l'omogeneizzato di prosciutto (prima mezzo, poi dopo qualche giorno, tutto intero).

Il mio piccolo ha sempre gradito e divorato tutto di voglia, per fortuna...e man mano che trascorrevano i giorni, mi ingegnavo per proporgli differenti varianti appetitose!

La prima pappa

Seguendo i consigli della mia pediatra, ho iniziato a proporre un po' di mela o pera grattuggiata al mio piccolino da quando aveva 4 mesi e mezzo. Un cucchiaino ogni due giorni...per abituarlo innanzi tutto ad assumere il cibo con un cucchiaino e non solo con il biberon, ed anche per fargli assaggiare altri sapori.
Sulle prime sembrava molto perplesso, poi ha iniziato ad apprezzare, soprattutto la pera.

Quando mancava una settimana al compimento del quinto mese, ho iniziato a dargli la pappa a pranzo.

Brodo vegetale (circa 150 ml) ottenuto dalla bollitura di circa un'ora di una carota, una zucchina e una patata, cui ho unito un cucchiaino di olio extravergine d'oliva, un cucchiaino di parmigiano e farina di riso (quanto basta ad ottenere una pappa abbastanza densa da non colare, da essere facilmente deglutita...le q.tà che di solito indicano sulle confezioni di questi prodotti non sono sufficienti ad ottenere una pappetta...).

Dopo 4-5 gg ho inserito anche un cucchiaino di liofilizzato di carne bianca (tutte tranne l'agnello che ha un gusto davvero terribile: non l'ho mai dato...), che nell'arco di una settimana è diventato un vasetto intero, poi sostituito dagli omogeneizzati che costano un po' meno.
Alternavo quindi i vari liofil-omogeneizzati e la farina di riso alla farina di mais e tapioca.

Nel frattempo, mentre aumentavo la q.tà di liofilizzato, aggiungevo alla pappa, sempre gradualmente, le verdure frullate e dense da cui avevo ottenuto il brodo e diminuivo un po' la q.tà di farine, sempre per ottenere una pappa densa al punto giusto.

Poi, ogni 5 gg aggiungevo una verdura diversa:
finocchio;
costine;
lattuga;
spinaci;
sedano;
zucca;
fagiolini.

NO cavoli, cavolfiori, cipolle, legumi...

In coda al pasto, poi, la frutta.
All'inizio solo mela o pera, poi banana schiacciata e omogeneizzato di prugna.

Io ho sempre utilizzato il cuocipappa per preparare le verdure e la frutta al vapore, e mi sono trovata benissimo...sia per praticità che per qualità di cottura (al vapore gli alimenti conservano tutte le loro proprietà nutrizionali...). Talvolta facevo la dose max...per cui cuocevo tutto in pentola e poi mettevo via nel freezer, per averre scorta.

N.B.:
Il brodo si conserva in frigo per 48 ore; i liofilizzati per 24-36 ore anche aperti, sempre in frigo; gli omogeneizzati vanno utilizzati subito.

Possibili problemi?
1. Il principale è che al bimbo non piaccia l'idea di mangiare con il cucchiaino, seduto di fronte alla mamma e non in braccio a lei, attaccato al biberon o al seno.
Per questo è importante fare esercizio già dal 4° mese con la frutta, come se fosse un gioco, un diversivo...dandogli un cucchiaino con cui giocare insieme agli altri suoi giochini, proponendogli ogni tanto un po' di mela o pera...

2. Se, come spesso succede, il bimbo rifiuta la prima pappa, bisognerebbe cercare di essere forti e NON cedere a dargli il biberon di soccorso con il latte...si può ricorrere al biberon, certo, ma dentro dovrebbe esserci la pappa e non il latte, in modo che il piccolo capisca che a quell'ora, si mangia la pappa, non il latte!
Psicologicamente, il passaggio dal biberon al cucchiaino è un distacco dalla mamma, ma non bisogna dimenticarsi che se da un lato il bimbo ha sempre bisogno di contatto e di vicinanza, dall'altro ha anche un fortissimo istinto a crescere, ad emanciparsi, a rendersi più "indipendente" e noi mamme, dovremmo aiutarlo a seguirlo....

Per un po' farà i capricci, non capirà che cosa deve fare, ma se non si ricorre al latte immediatamente, ma magari dopo qualche ora, pian piano si adatterà al pasto con la pappa.





venerdì 26 aprile 2013

Crosta lattea

La crosta lattea o per meglio dire la dermatite seborroica, è un disturbo molto comune nei lattanti, dovuto ad un'eccessiva secrezione di sebo e si manifesta quando il bambino è ancora nutrito unicamente con il latte. È caratterizzata da una desquamazione grassa di colore giallastro, molto simile alla forfora, situata soprattutto sul cuoio capelluto, ma può estendersi anche sulla fronte, dietro le orecchie, intorno al naso.
Nonostante le squame siano saldamente attaccate alla cute, non provocano alcun particolare fastidio al bambino. 
Resta pur vero che dal punto di vista estetico ed igienico siano piuttosto sgradevoli.
Di solito la guarigione avviene spontaneamente entro il terzo-quarto mese, ma un'igiene corretta (lavaggi quotidiani della testolina) e l'uso di prodotti emollienti facilitano la scomparsa. 
Sul cuoio capelluto bisogna passare del cotone imbevuto di olio di oliva o di mandorle dolci o di vasellina che ammorbidendo le squame ne facilitano il distacco e ne scoraggiano la formazione. 
Dopo aver distribuito la sostanza emolliente, si può passare delicatamente un pettinino a denti fitti.

Il bagnetto

Per la prima immersione "a mollo" credo sia bene aspettare la caduta dell’ultimo pezzetto di cordone ombelicale, ma potete comunque lavare “a pezzi” il vostro bimbo, con una morbida spugna imbevuta di acqua tiepida.
Per scelta, per i primi 5-6 mesi non lavavo il mio pupo tutti i giorni, bensì a giorni alterni oppure due no, uno sì...per non irritare troppo la sua cute delicata, che non ha bisogno di essere aggredita così frequentemente sebbene si utilizzino prodotti dedicati ai bambini e soprattutto perchè i piccoli, finchè non sudano, non ne hanno bisogno a mio avviso.
L'unica cosa che lavavo tutti i giorni era la testolina, poichè la cute dei bimbi, a causa della loro alimentazione, può essere molto grassa.

La sola regola ferrea e inderogabile da seguire è: non allontanarsi mai mentre il bimbo è nella vaschetta! 
A parte il rischio di annegamento, il piccolo può spaventarsi o scivolare. State sempre vicino a lui, anche se è già grande a sufficienza per star seduto da solo.


Come organizzare il bagnetto?
- Procuratevi una vaschetta per neonati;
- Tenete l’occorrente a portata di mano: evitate di correre con il pupetto grondante alla ricerca dell’asciugamano o del sapone;
- Spogliatelo ed immergetelo con delicatezza nella vaschetta piena a metà, con il rubinetto CHIUSO;
- Sostenetelo accuratamente per le spalle e la testa. Con un braccio (io uso il sx) lo sostengo e con l'altro lo lavo. Appoggio la testa sull'avambraccio sx e con la mano sx lo tengo ben saldo sotto la sua ascella sx (il pollice sulla sua spalla e le altre dita sotto l'ascella), quindi lo sdraio a pancia in su nella vaschetta e lascio che si rilassi.

Se notate che si calma o che si diverte a contatto con l’acqua, dopo i primi mesi prolungate la durata del bagnetto, purchè la temperatura dell'acqua non scenda troppo e quella dell'ambiente sia costante.
Temperatura dell'acqua? Dev'essere gradevole a contatto col vostro gomito! Circa 37 gradi...usate uno di quei termometri reperibili in commercio le prime volte...

Se invece il piccolo protesta non penso che non ami l’acqua, quanto piuttosto che avverta qualcosa che lo infastidisce: acqua troppo fredda/calda ed insicurezza da parte di chi lo sostiene.
Un neonato, comunque, non è così fragile come sembra, per cui, coraggio, state tranquille, non gli farete male!!
Ha bisogno di sapere che colei/colui che lo maneggia e a cui lui si affida sappia ciò che sta facendo!! Deve sentirvi sicure/i e pronte/i.
Se volete, fate il bagno con lui, sicuramente lo apprezzerà. Prendetelo in braccio, coccolatelo, stendetelo sulla pancia. A contatto con mamma o papà anche i bimbi più agitati si calmano. Per uscire, però, fatevi aiutare da qualcuno...non rischiate di scivolare!!


Quando fate uscire il bimbo dalla vasca mettetelo subito sull’asciugamano di spugna o sull’accappatoio che avrete preparato già disteso. Asciugatelo con cura, soprattutto nelle pieghe inguinali ed ascellari, ma non strofinate.

Secondo la mia esperienza, il momento più adatto al bagnetto è la sera, prima della nanna. Ha un effetto rilassante ed è la giusta preparazione per una notte serena.  
Se volete, potete completare l’opera con un dolce massaggio sul corpo con una crema emolliente o un olio: anche questo rilassa e predispone al sonno.

Non utilizzate profumi o acqua di colonia: gli odori sono un veicolo di comunicazione importante per i bebé.


Sintomi frequenti

Ho già raccontato altrove (Sono incinta!) la mia esperienza personale in merito ai sintomi della gravidanza, ma ho voluto comunque raccogliere in questo post alcuni dei più comuni.

Naturalmente, tutti i dubbi si possono fugare con un semplice test, ma non tutte le donne sono orologi svizzeri in quanto a mestruazioni per cui, non sempre si rendono conto sin da subito di essere incinte...oppure, dopo innumerevoli tentativi andati male, non "osano" fare il test e prima vogliono sincerarsi di avere altri segnali positivi!!! Vero?

Questi i sintomi più frequenti a partire dalle primissime settimane di gestazione:

1.
Perdite da impianto e crampi associati ai sanguinamenti. Dopo il concepimento, l'embrione si impianta nell'utero e può causare piccole perdite. Anche la variazione delle dimensioni del collo dell'utero può causare perdite ematiche, ma in uno stadio leggermente più avanzato della gravidanza (verso 6-7 settimane).
2.
Un ritardo o la mancata mestruazione è il più comune sintomo gravidanza di una donna, cui di solito segue il test di gravidanza.
3.
Nausee (di solito arrivano dopo 3-4 settimane il concepimento)...e mal di testa. L’improvviso aumento di ormoni nel corpo può causare entrambi i disturbi, che dovrebbero attenuarsi verso la fine del I trimestre di gestazione.
4.
Avere i seni gonfi e doloranti, già 1-2 settimane dopo il concepimento.

Tutti gli altri simtomi, di cui si sente spesso parlare, quali minzione frequente, capezzoli più scuri, voglie, sonnolenza ecc... si manifestano man mano che la gravidanza prosegue.

martedì 23 aprile 2013

Il sonno del bambino

All'inizio, un bebé dorme poco e noi genitori, pure.
Le nostre abitudini devono adeguarsi alle sue esigenze, prima fra tutte il cibo, che lo porterà a svegliarsi ogni 2-3 ore circa...o comunque (se non ha dormito tra una poppata e l'altra), a richiedere il cibo con quell'intervallo di tempo.

Nei primi 2 mesi, mio figlio dormiva in media sedici ore al giorno e già a partire dal primo mese (a soli 27 gg...) ha saltato la poppata del cuore della notte, verso le 4.00...arrivando a dormire 5 ore e mezza consecutive: sì, siamo stati molto fortunati!!!

Non so se possa aver influito o meno sul suo comportamento, ma io, sin da subito ho predisposto la 'zona notte' (la camera da letto semi buia, dove in silenzio davo al bimbo la poppata della mezzanotte dopo avergli messo il pigiamino...)
Mangiava tranquillo e si assopiva quasi subito, talvolta mangiando, talvolta in braccio, dopo aver finito e fatto il ruttino.

All'inizio, per scongiurare il rischio di morte in culla, lo mettevo sdraiato sulla schiena nel riduttore posto dentro al lettino, poi ho iniziato a metterlo sul fianco, e poi, alla faccia di tutte le raccomandazioni, lo mettevo a pancia in giù...del resto, intere generazioni sono cresciute dormendo su un fianco o a pancia in giù, io compresa!
Vogliamo parlare di tutti i bimbi che hanno dormito i primi 6 mesi della loro vita rigorosamente a pancia in su e che molto frequentemente hanno la testa "piatta" sopra la nuca (plagiocefalia) o tendono a tenerla sempre piegata verso lo stesso lato?
La posizione "a pancia sotto" favorisce un sonno molto più profondo ed in effetti, il mio piccolino dormiva così bene, così sereno...era comodo. E' sconsigliabile per i prematuri forse, che sono ancora più piccolini e deboli di un neonato nato a termine, per i quali realmente un semplice rigurgito potrebbe essere fatale, ma suvvia, io non penso mai troppo al peggio! Addirittura c'è chi sostiene che rigurgitare a pancia in su possa degenerare in soffocamento...quindi, insomma, l'istinto della mamma decide al meglio per il suo bimbo, diciamo così!
Ammetto che molto spesso mi alzavo a controllare che mio figlio respirasse, finchè non è arrivato l'oggetto che ha cambiato la qualità del sonno di tutta la famiglia: l'Angel Care!!!  Fantastica invenzione! Utile anche per "vigilare" sulla nanna pomeridiana per chi, come me, ha la casa su due livelli!

Di notte poi, non lo cambiavo mai, per non svegliarlo del tutto! Lo allattavo e lo aiutavo a riaddormentarsi subito...in modo che "capisse" che la notte ci si comporta diversamente rispetto al giorno.

Già, ma di giorno come si comportano i bambini rispetto al sonno? Mio figlio è un dormiglione, ok, ma più o meno tutti i bimbi hanno bisogno di riposare durante il giorno.
Il suo ritmo sonno-veglia durante la giornata più o meno era questo: pappa, un'oretta e mezza ben sveglio, piagnucolio, cullatina, nanna...fino alla poppata successiva, dopo la quale ripeteva lo stesso copione.
Di solito, un pianto capriccioso, lo sfregamento di occhi ed orecchie, l'inarcarsi sulla schiena indicano che il bambino ha bisogno di dormire. E' importante cogliere questi segnali subito, perchè se si aspetta troppo ad aiutarlo ad addormentarsi, potrebbe perdere il sonno e ringalluzzirsi!

Intorno ai tre mesi le ore trascorse sveglio tra una poppata e l'altra divennero circa due e mezza e le poppate sempre più distanti tra loro e così via...man mano che cresceva aumentava il tempo in cui restava sveglio e si distanziavano i pasti, fino ad arrivare a farne 5 ora che ha sei mesi e si fa circa tre sonnellini diurni di circa 30-45 minuti ciascuno.

Perché piange?

Tutti i bambini piangono, alcuni anche fino a 3-4 ore al giorno! Il pianto è il loro modo di comunicare con noi adulti, con il mondo. Con il tempo, ho imparato a capire le sfumature tra un pianto e l'altro...ma all'inizio della mia avventura di madre, facevo vari tentativi per comprendere quale fosse la ragione del pianto del piccolo, tenendo bene a mente ciò che mi aveva detto una giovane infermiera del nido dell'ospedale.
"I bimbi piangono per poche ragioni: fame, freddo/caldo, sonno, culetto sporco, bisogno di contatto, dolore..."

Procedevo quindi per tentativi.

FAME:
Lo stomaco del bambino è piccolo, non raccoglie molto cibo. Perciò, soprattutto all'inizio può avvertire la fame abbastanza spesso. Provare ad offrirgli il seno o il biberon e vedere come si comporta è l'unico modo per capirlo. Se mangia a quattro palmenti e smette di piangere, aveva fame.

Attenzione! Il seno spesso è interpretato dal piccolo come consolazione, come ciuccio, come coccola....non che non vada bene "utilizzarlo" così, ma secondo me, non bisogna abusarne.
L'allattamento, a mio modo di vedere, è il metodo con cui si nutre, si alimenta il bambino. Per il resto, ci sono altri sistemi, altri momenti... 

FREDDO / CALDO:
Potete controllare che il bambino nel lettino / culla non abbia troppo caldo o troppo freddo mettendogli una mano sul pancino (non sulle manine o sui piedini che generalmente sono un po' freddini). La temperatura dell'ambiente in cui vive il bambino dovrebbe essere intorno ai 20-21° di giorno, 19° la notte, quando una copertina in più non guasta poichè stando fermi, il corpo tende a raffreddarsi...ma non esagerate! Non deve sudare e deve riuscire a muoversi...

SONNO:
Sembra assurdo, ma i bambini non si addormentano in quattro e quattr'otto, appena avvertono la stanchezza. Hanno sonno, ma non sanno come fare ad addormentarsi. Portatelo in un posto tranquillo e silenzioso, camminate, sussurategli qualcosa, canticchiate e se in breve tempo si calma, altrettanto in fretta si addormenterà.
Fategli succhiare qualcosa (ciuccio, lembo della copertina pulito, dou-dou...), per loro è un gran piacere. Il succhiare può stabilizzare il battito cardiaco del bambino, decongestionarne lo stomaco e calmarlo. Se vi va, potete provare a cullarlo tenendolo in braccio (anche abbastanza energicamente...da destra a sinistra...i sobbalzi su e giù non sono troppo concilianti invece...), oppure ritmicamente, avanti ed indietro, mettendolo nella sua carrozzina / ovetto...inizierà a fissare un punto fisso e poi, si arrenderà al sonno.
Credo non esista bambino che infatti, non si addormenti in macchina! E' il movimento a rilassarlo!
Nei nove mesi dentro il grembo materno, non è mai stato fermo in effetti.....
(Maggiori dettagli sul sonno dei bambini qui )

CULETTO SPORCO:
Ad alcuni bambini non dà fastidio, altri invece si fanno sentire subito piangendo, poichè le feci e l'urina possono irritare in fretta la loro pelle delicata.
Se una volta cambiato il bambino è più tranquillo, il problema è risolto! Ah! Controllate che il pannolino non sia troppo stretto, oltre che sporco...

BISOGNO DI CONTATTO:
A volte i bambini desiderano soltanto sentire la mamma o il papà vicini, essere presi in braccio. Nei primi mesi (e forse neppure dopo...), non è assolutamente un vizio, bensì un bisogno a tutti gli effetti!
Alla maggior parte dei neonati piace la sensazione di protezione e sicurezza che hanno provato nel grembo materno. Avvolgetelo un po' stetto in una copertina e poggiatevelo sul cuore...si calmerà! Anche un massaggio può aiutare il bambino a calmarsi...anche se non avete frequentato uno di quei corsi tanto in voga ultimamente! Le carezze ed il tocco della mamma sono istintivi, no?

DOLORE:
Un bambino che ha male da qualche parte o malato piange in modo diverso dal solito. Il pianto diventa più insistente e con un volume più alto. Se il pianto è accompagnato da vomito, diarrea o stitichezza eccessiva, chiamate o andate dal pediatra. Molti neonati soffrono di “coliche" gassose i primi tre mesi di vita. Pazienza pazienza pazienza credo sia l'unico rimedio (mio figlio non ne ha sofferto....per fortuna!), magari accompagnata da alcune carezze dolci e circolari al pancino.

lunedì 22 aprile 2013

Cambio del pannolino e detersione


Le prime feci (primi 3 gg di vita) sono definite meconio e sono inodore, di colore molto scuro, compatte ed appiccicose.
Successivamente compaiono le feci "normali", di colore giallo uovo, cremose e con un odorino abbastanza acido. I neonati evacuano anche fino a 5-6 volte al giorno, quindi non c'è da allarmarsi se succedesse. Per contro, possono anche stare 1-2 giorni senza evacuare. Si regolano da soli, ma in caso di stipsi prolungata, è utile aiutare con un microclisma di glicerina il piccolo...
Con l'assunzione di cibi semi solidi, a partire dallo svezzamento, le feci si compattano e tendono ad arrossare un po' il culetto del bebé per cui è bene assicurarsi che sia sempre asciutto e pulito.

La pipì, all'inizio è poco abbondante, ma aumenta man mano che il neonato si alimenta. Una corretta assunzione di latte materno o artificiale determina un pannolino sempre bagnato.

Con che cosa pulirlo?
Sarebbe meglio utilizzare del cotone con latte detergente o olio detergente per bebé ed affidarsi alle salviettine umidificate soltanto fuori casa, per praticità.
Va benissimo anche la semplice acqua tiepida (con detergente delicato in caso di "sporco ostinato"), assicurandosi però di asciugare bene bene bene la pelle del piccolo.

Usare pomate SOLO in caso di arrossamenti evidenti e non d'abitudine poichè mantengono troppo a lungo la pelle umida e quindi, paradossalmente, la rendono soggetta ad arrossamenti...

Come pulirlo?
Rimuovere il pannolino e con esso il "grosso" dello sporco. Aprire bene le gambine del bebé (attenzione alle pieghe inguinali...) e passare un batuffolo di cotone imbevuto di latte detergente da davanti a dietro e NON IL CONTRARIO...mai dal sederino in su, perchè le feci potrebbero infiammare i genitali e contaminare le vie urinarie. 
Una volta asciutto, un pochino d'olio emolliente e pannolino nuovo.

Quando cambiare il pannolino?
Di solito prima di ogni poppata, in modo da non dover sdraiare il bimbo appena finito di mangiare e quindi provocargli un rigurgito o il signhiozzo. Infatti, tra esofago e stomaco c'è una valvola, costituita da muscoli che formano una specie di anello, ma nei neonati non è ancora formata completamente e quindi, non chiudendosi al passaggio del cibo dall'esofago allo stomaco, il latte "torna indietro".
Inoltre poi, è consigliato cambiare il bebé prima di andare a nanna e se possibile non durante il sonno notturno, in modo da non alterare troppo il ritmo sonno-veglia e quindi svegliarlo del tutto! Mal che vada sarà un po' più bagnato la mattina!!!

Smagliature

Una gravidanza "importante" per dimesione pancia (grossa grossa) e per chili presi (16....molti di liquidi, ma comunque 16) e NESSUNA SMAGLIATURA come souvenir.

Ho sempre e solo usato olio di mandorle dolci (questo), con cui massaggiavo tutto il corpo dopo ogni doccia e la pancia quasi tutte le sere...
E' ricco di vitamina A, B ed E, che aiuta la pelle a mantenersi elastica e compatta. Acquistatabile sul web, è un olio molto sensibile alla luce ed al calore, quindi è preferibile conservarlo al buio (bottiglie di vetro scuro) e al fresco.
Ne esistono anche altri ovviamente, acquistabili in erboristeria. L'importante è che siano il più naturali possibile (le creme di solito sono decisamente più costose e "chimiche"...).
Lo uso anche adesso, per me e per il mio bimbo dopo il bagnetto!

Altri prodotti naturali per le smagliature:
burro di karité
gel d'aloe vera
olio di lino

Sono incinta!

Ho capito di essere incinta ancor prima di fare il test.
Da alcuni giorni avevo un atipico batticuore, un'alterazione improvvisa dei battiti cardiaci, che mi arrivavano in gola, per alcuni secondi.
Quando poi ho fatto il test (in bagno insieme a mio marito) e lo stick si è immediatamente colorato di due linee rosa non appena entrato a contatto con la mia pipì, ho pensato: "Urca! Ecco perchè il cuore sussulta da giorni...sono incinta! E' positivo! Allora è davvero il momento giusto, siamo pronti."

Sì, perchè io credo che il corpo dica come sta e come si senta attraverso innumerevoli segnali e sintomi ancora prima che la ragione, la scienza ecc...lo capiscano e, d'altro canto, lo stesso vale anche per l'anima e la mente.
Anima, mente e corpo vivono in sinergia, sono un tuttuno, una realtà in costante comunicazione, in contatto.
Per rimanere incinta, non soltanto il corpo deve stare bene ed essere " a posto". Credo debbano verificarsi precise condizioni di energia interiore. Se è il momento giusto, succede. Se si è pronti, succede. Se è ciò di cui la nostra anima ha bisogno, succede. Se l'amore tra i due futuri genitori è pulito e non inquinato da differenti forze negative o da problemi, succede.

Ma torniamo al cuore, che da giorni, appunto, sussultava di gioia ed emozione...Certamente, non solo questa era la ragione delle mie palpitazioni.
In gravidanza il cuore lavora di più. Aumenta notevolmente la quantità di sangue che deve pompare ogni minuto, e soprattutto, non dimentichiamo che nel primo trimestre avvengono vere e proprie trasformazioni all'interno del corpo della donna, per cui, il cuore ha un impegno supplementare da sopportare.
Inoltre, il cuore cambia anche posizione durante la gestazione: il diaframma si solleva determinando un avvicinamento del cuore alla gabbia toracica e tutti gli organi fanno spazio al nascituro...
Ma non bisogna preoccuparsi, tutto è perfettamente sostenibile dall'organismo femminile, quindi l'unica cosa che possiamo fare è prendersi alcuni minuti di giusto e doveroso riposo!

Altri sintomi? Sonno, sonno...incontrollabile sonno!

Successivamente, a partire dal quinto mese circa, ho iniziato a percepire un dolore puntiforme sotto il seno destro, al costato. Idem come sopra! "Colpa" dell'utero che si ingrossa, che determina lo spostamento degli altri organi e la tensione dei muscoli intercostali.
Il peso dei organi a carico delle costole fa sì che queste dolgano....è stato un po' più fastidioso questo problema, ma comunque sopportabile...Massaggini dolci e posizione relax sul divano aiutavano!

Dal sesto mese circa, invece, ecco comparire la pubalgia con conseguenti difficoltà a camminare, ad accavallare le gambe, a girarmi nel letto. Un dolorino pungente all'osso pubico abbastanza noioso dovuto all'ammorbidirsi dei tessuti in vista del parto. Gli ormoni (estrogeni e relaxina) hanno un effetto rilassante sui legamenti e sulle articolazioni, al fine di facilitare il passaggio del bambino, quindi, il bacino si allarga, il peso comprime e le articolazioni "scricchiolano"....non è meraviglioso il corpo umano? Tutto ciò però provoca appunto questi fastidi, tra cui ricordo anche la sciatica (di cui io non ho sofferto...).

E come non citare le caviglie ed i piedi gonfi? Gonfissimi!!!
Sempre i simpatici ormoni della gravidanza favoriscono il ristagno dei liquidi e non dimentichiamo che il bimbo inizia a pesare verso il sesto mese, a comprimere i vasi sanguigni del bacino, ostacolando il ritorno del sangue al cuore. Unico rimedio: stare sdraiata con un cuscino sotto le caviglie...al mattino erano sempre sgonfi i miei piedi, ma nell'arco di un'ora tornavano le zampe di elefante!! 
Non bisogna però trascurare il gonfiore di gambe, mani e viso (soprattutto questo)...potrebbe essere il sintomo di preeclampsia (gestosi), che ha invece a che fare con l'alta pressione sanguigna!!! In questo caso è opportuno rivolgersi al medico con una certa urgenza.

Questi i sintomi diciamo "negativi". I positivi sono innumerevoli e molto più intensi.
Innanzitutto, un'ipersensibilità emotiva (piangevo di gioia e tristezza per nulla....), un'innalzarsi dell'empatia ed un nuovo senso di tenerezza verso tutto ciò che era piccolo, indifeso e dolce...l'istinto materno inizia a formarsi sin dai primi mesi di gestazione!!!
Poi, l'addolcirsi dello sguardo, l'ammorbidirsi delle forme (il seno aumenta, il ventre si espande...ed è bellissimo vederlo crescere...), l'illuminarsi della pelle del viso...e non credo che c'entri qualcosa con il fatto che io ho avuto un figlio maschio (non credo alle varie dicerie popolari secondo cui se hai nausee è femmina, se hai una bella pelle è maschio, se la pancia è larga è femmina, se a punta maschio....ca**ate dal mio punto di vista!), il rinvigorirsi dei capelli e delle unghie...e poi LUI, sentire il tuo bimbo crescere, sentirlo muovere, sentirlo comunicare con te, vederlo in occasione delle ecografie di controllo...

La maternità è una trasformazione lenta e dolce, un'esperienza meravigliosa che cambia la vita di una donna per sempre...perchè l'amore che si prova per un figlio, che è stato dentro di te, cui tu hai dato sangue, ossigeno, acqua, nutrimento per 40 settimane, è un amore eterno, che non finirà mai, qualunque cosa succeda.