Tutti i bambini piangono, alcuni anche fino a 3-4 ore al giorno! Il pianto è il loro modo di comunicare con noi adulti, con il mondo.
Con il tempo, ho imparato a capire le sfumature tra un pianto e l'altro...ma all'inizio della mia avventura di madre, facevo vari tentativi per comprendere quale fosse la ragione del pianto del piccolo, tenendo bene a mente ciò che mi aveva detto una giovane infermiera del nido dell'ospedale.
"I bimbi piangono per poche ragioni: fame, freddo/caldo, sonno, culetto sporco, bisogno di contatto, dolore..."
Procedevo quindi per tentativi.
FAME:
Lo stomaco del bambino è piccolo, non raccoglie molto cibo. Perciò, soprattutto all'inizio può avvertire la fame abbastanza spesso. Provare ad offrirgli il seno o il biberon e vedere come si comporta è l'unico modo per capirlo. Se mangia a quattro palmenti e smette di piangere, aveva fame.
Attenzione! Il seno spesso è interpretato dal piccolo come consolazione, come ciuccio, come coccola....non che non vada bene "utilizzarlo" così, ma secondo me, non bisogna abusarne.
L'allattamento, a mio modo di vedere, è il metodo con cui si nutre, si alimenta il bambino. Per il resto, ci sono altri sistemi, altri momenti...
FREDDO / CALDO:
Potete controllare che il bambino nel lettino / culla non abbia troppo caldo o troppo freddo mettendogli una mano sul pancino (non sulle manine o sui piedini che generalmente sono un po' freddini).
La temperatura dell'ambiente in cui vive il bambino dovrebbe essere intorno ai 20-21° di giorno, 19° la notte, quando una copertina in più non guasta poichè stando fermi, il corpo tende a raffreddarsi...ma non esagerate! Non deve sudare e deve riuscire a muoversi...
SONNO:
Sembra assurdo, ma i bambini non si addormentano in quattro e quattr'otto, appena avvertono la stanchezza. Hanno sonno, ma non sanno come fare ad addormentarsi.
Portatelo in un posto tranquillo e silenzioso, camminate, sussurategli
qualcosa, canticchiate e se in breve tempo si calma, altrettanto in fretta si addormenterà.
Fategli succhiare qualcosa (ciuccio, lembo della copertina pulito, dou-dou...), per loro è un gran piacere. Il succhiare può stabilizzare il battito cardiaco del bambino, decongestionarne lo stomaco e calmarlo.
Se vi va, potete provare a cullarlo tenendolo in braccio (anche abbastanza energicamente...da destra a sinistra...i sobbalzi su e giù non sono troppo concilianti invece...), oppure ritmicamente, avanti ed indietro, mettendolo nella sua carrozzina / ovetto...inizierà a fissare un punto fisso e poi, si arrenderà al sonno.
Credo non esista bambino che infatti, non si addormenti in macchina! E' il movimento a rilassarlo!
Nei nove mesi dentro il grembo materno, non è mai stato fermo in effetti.....
(Maggiori dettagli sul sonno dei bambini qui )
CULETTO SPORCO:
Ad alcuni bambini non dà fastidio, altri invece si fanno sentire subito piangendo, poichè le feci e l'urina possono irritare in fretta la loro pelle delicata.
Se una volta cambiato il bambino è più tranquillo, il problema è risolto!
Ah! Controllate che il pannolino non sia troppo stretto, oltre che sporco...
BISOGNO DI CONTATTO:
A volte i bambini desiderano soltanto sentire la mamma o il papà vicini, essere presi in braccio. Nei
primi mesi (e forse neppure dopo...), non è assolutamente un vizio, bensì un bisogno a tutti gli effetti!
Alla maggior parte dei neonati piace la sensazione di protezione e sicurezza che hanno provato nel grembo materno. Avvolgetelo un po' stetto in una copertina e poggiatevelo sul cuore...si calmerà!
Anche un massaggio può aiutare il bambino a calmarsi...anche se non avete frequentato uno di quei corsi tanto in voga ultimamente! Le carezze ed il tocco della mamma sono istintivi, no?
DOLORE:
Un bambino che ha male da qualche parte o malato piange in modo diverso dal solito. Il pianto diventa più insistente e con un volume più alto. Se il pianto è accompagnato da vomito, diarrea o stitichezza eccessiva,
chiamate o andate dal pediatra.
Molti neonati soffrono di “coliche" gassose i primi tre mesi di vita. Pazienza pazienza pazienza credo sia l'unico rimedio (mio figlio non ne ha sofferto....per fortuna!), magari accompagnata da alcune carezze dolci e circolari al pancino.
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